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storiaI MozzoniStemma del XVI secolo La famiglia Mozzoni fece la sua comparsa in Valceresio nel XIII° secolo ed ancora oggi i discendenti di quella famiglia abitano a Bisuschio. I Mozzoni si fecero più volte portavoce delle esigenze e richieste della Comunità della pieve di Arcisate come testimonia il fatto che spesso vennero eletti come rappresentanti della Comunità presso i palazzi di Milano. L'apice del potere la famiglia lo raggiunse nel XV° e XVI° secolo. Infatti fu proprio in quel periodo che la famiglia decise di costruire il Casino di caccia (attorno al 1440) e poi la Villa con i giardini (1530-1560), per adeguarsi alla moda del tempo e accogliere ospiti illustri, amici e parenti. Cecilia Mozzoni sposa nel 1559 Ascanio Mozzoni suo lontano parente Nel Ottobre del 1476 i Mozzoni riuscirono ad invitare a Bisuschio il Duca di Milano Galeazzo Maria Sforza, grande cacciatore e amante della bella vita. Fu così che durante questa battuta di caccia Agostino Mozzoni salvò il Duca da un attacco di un orso bruno del peso di 200 libbre. Per aver avuto salva la vita, il Duca diede alla famiglia Mozzoni l'esenzione di 10 Scudi d'oro su ogni proprietà. La storiaScena di caccia all'orso Nel 1440, seguendo la moda del tempo, i nobili Mozzoni fecero costruire un casino di caccia a Bisuschio, vicino a Varese. Qui si svolgevano appassionanti battute di caccia all’orso bruno che allora infestava i monti circostanti. Una di queste battute rimase memorabile: un ospite d’eccezione, Galeazzo Maria Sforza, Duca di Milano si trovò da solo a fronteggiare un orso ferito e inferocito. L’intervento coraggioso di Agostino Mozzoni e del suo cane lo salvò da una morte certa. Questo atto fu premiato con favori ed esenzioni da alcune tasse per cui il potere e l’autorità della famiglia aumentarono. Ascanio Mozzoni Giureconsulto Collegiato dal 1558 al 1592 Circa un secolo più tardi (1559) il casino di caccia fu abbellito e completato con affreschi della scuola dei F.lli Campi di Cremona, per diventare una vera e propria villa di delizie. Il giardino fu voluto nel 1560 da Ascanio Mozzoni, uomo di grande cultura che riportò dai suoi viaggi a Firenze e a Roma spunti per la sistemazione del suo giardino a sette livelli. Nel 1580 la sua unica figlia andò sposa a Giovan Pietro Cicogna dalla cui discendenza si arriva agli attuali proprietari che ne curano personalmente la gestione. Giardino all'italiana (Foto Beatrice Marchesini) Questo giardino deve molto alla grande architettura rinascimentale romana ma la grandezza e l’imponenza delle vedute è qui riassorbita in un gioco dinamico che al fasto sostituisce l’eleganza, mentre la grandiosa ampiezza si muta in serena misura. |